Telarc 1999. Recorded in the American Academy of Arts and Letters, New York City, 24-26 Marzo 1999. Recording Producer: Rosalind Ilett, Recrding Engineer Thomas Knab.
Telarc Digital 20 Bit CD
giudizio artistico : OTTIMO
La figura di Mauro Giuliani (1781-1829), noto compositore e virtuoso chitarrista di Bisceglie (Bari) a cavallo tra Settecento e Ottocento, pressoché ignorato per un secolo e mezzo, è tornata prepotentemente alla ribalta intorno agli anni Settanta, grazie agli studi e alle ricerche del musicolo statunitense Thomas Heck. Da allora a oggi si è assistito a una notevole rivalutazione dei suoi lavori per e con chitarra e a un crescente proliferare di pubblicazioni e di incisioni discografiche dedicate a lui. In questa emissione a 20 bit della Telarc è David Russel a fare la parte del leone, cimentandosi in alcuni dei grandi capolavori solistici dell’autore pugliese : siamo di fronte all’imponente Grande Ouverture op. 61, alle due impervie Rossiniane nn. 1 e 3 op.119 e 121, all’elegante Sonata Eroica op.150 e alla classica Sonata op.15. Le letture del chitarrista anglosassone sono, come al solito, di elevatissimo standard tecnico e interpretativo : le difficoltà tecniche, che non sono poche, specie nelle due Rossiniane, sono superate con grande disinvoltura mentre la polifonia, lo stile e la prassi fraseologica dell’epoca sono ben restituiti, riuscendo a ben coniugare la classicità viennese agli impeti virtuosistici. Le scelte agogiche, le dinamiche e la resa timbrica sono molto convincenti, un pò meno il lirismo espressivo di alcuni momenti, come l’Introduzione della Grande Ouverture, nei quali il senso poetico è schiacciato da un dannoso efficentismo. La proposta resta comunque oltremodo interessante, dimostrando ancora una volta le qualità di questo artista versatile.
giudizio tecnico : OTTIMO
DINAMICA: 4/5
EQUILIBRIO TONALE : 4
PALCOSCENICO SONORO: 5
DETTAGLIO: 4/5
Registrazione in studio di ottima fattura. La timbrica è ben resa, con una grande aderenza alle sei corde della chitarra e con una equalizzazione piuttosto equilibrata che privilegia leggermente le frequenze medio basse, donando quel giusto grado di cupezza allo strumento. I dettagli sono molto curati e messi bene a fuoco, fatto che permette di ascoltare con attenzione le scelte fraseologiche dell’interprete. Le dinamiche e il riverbero sono altrettanto ottimi. Una rimasterizzazione a 20 bit notevole che onora il luogo in cui è stata effettuata l’incisione.
Adriano Sebastiani