giudizio artistico: OTTIMO
Citando Il Favoloso Mondo Di Amélie, mi piacciono gli album di concezione tradizionale: tre quarti d'ora di musica con uno stesso filo conduttore. Per quanto riguarda il formato ‘compilation’, ho un rapporto conflittuale. Per me, il compilation dovrebbe essere intelligente e a suo modo artistico-ottimo è oggetto il multiplo LP celebrativo del 125° anniversario della Thorens.
Voices è un compilation artisticamente intelligente. La musica proviene dalle produzioni dall'etichetta MA Recordings e ha un unico soggetto: sua maestà la voce. Sono le voci più rappresentative selezionate dal catalogo vocale di quest'ottima etichetta audiophile residente tra California e Giappone.
Voices è un viaggio dai connotati assolutamente multiculturali, allargato tra la canzone popolare cinese, jazz, contemporanea, classica e antica. Le voci soprano d'impostazione classica la fanno da padrone. Suggerisco di prendere un evidenziatore e ingiallire quanto segue: Celine Scheen nell'album di J. S. Bach Orgelbüchlein (Ensemble Mare Nostrum, dir. Andrea De Carlo). La track 2 è tratta da quest'album: si diffonde un'atmosfera sognatrice sospesa un metro da terra, che balena luce, che avvolge e carezza, stimola il sogno… è come volare in apnea! Luca Buti
giudizio tecnico: OTTIMO-ECCEZIONALE
dinamica: ottimo-eccezionale; equilibrio timbrico: ottimo-eccezionale; palcoscenico sonoro: ottimo; dettaglio: ottimo
Finalmente, ho trovato un nuovo affiliato per quella minoranza di CD della mia CD-teca che hanno dimensioni anomale. Trattasi (questo Voices) di una sleeve mini-LP gatefold, che misura 13,5 x 13,5cm (contro gli std 14 x 12 dell'orrendo jewel case).
Parlando di meriti legati al suono, anche se si tratta di una compilation, l'impronta sonora si mantiene una costante dalla prima all'ultima traccia. Tutti i brani di questo disco sono stati registrati con una coppia di microfoni stereo in cattedrali pazientemente scovate e selezionate in Argentina ed Europa (solo la track 14 è stata ripresa in studio). Il trucco sta nello scoprire tutto quello che di suadente c'è in ciascuna voce, senza nulla esasperare. I setup registrati non sono mostruosamente impegnativi: la voce ha sempre il primo piano (notare l'ottimo trattamento sulle sibilanti), l'ambienza è ottima e l'organico che accompagna è ridotto al minimo, sì in secondo piano, ma mai offuscato.
Trattasi di un CD Red Book, ma tutto il workflow produttivo è stato effettuato campionando a 88.2 kHz e l'impronta sonora avvicina quella 'morbida brillantezza' tipica dei SACD. E poi, è una stampa giapponese e già questo garantisce tante altre cose. Peccato solo per la penombra che avvolge quest'etichetta, il cui catalogo è una piccola miniera di capolavori artistici e audiofili. Luca Buti